La storia della Cannabis in Cina

Qufu, Cina. 2737 a.C.

Tra i terreni fertili che circondavano l’antica capitale, l’imperatore Sheng Nung studiava e sperimentava nuove techniche agricole e innovativi preperati medici. I miti locali lo celebrano tutt’oggi come il coltivatore e il guaritore divino. A lui si attribuisce la composizione del Shen Nung Ben Ts’ ao, il corpus di conoscenze su cui poggiano millenni di medicina cinese. Al suo interno sono catalogati oltre trecento elementi naturali con proprietà terapeutiche. Tra questi, un posto d’onore lo occupa proprio Lei, la Cannabis. *

Ogni parte della pianta é presa in esame e studiata nel trattato. I fiori, preparati in un decotto, sono raccomandati per curare dolori di origine reumatica, costipazione intestinale, disturbi ginecologici, malaria e mal di testa. I semi servono a contrastare dismenorrea, indigestione , debolezza intestinale, vomito, intossicazzione, e diarrea. Per malattie della pelle, ulcere e ferite si utilizava il suo olio. Facendo riferimento alle basi di Shen Nung e dei i primi scritti di farmacopea, i medici cinesi utilizzarono per secoli dosi elevate di infiorescenze di Cannabis nella preparazione degli anestetici da somministrare prime degli interventi chirurgici. Ancora oggi il vocabolo cinese “anestesia” é composto di due caratteri  che  significano rispettivamente “Cannabis” e “intossicazione”.*

La storia della canapa in Cina affonda le sue radici in epoche molto remote. Recenti studi archeologici hanno dimostrato che le prime varietà di canapa venivano coltivate nella Cina nord-occidentale già circa 12.000 anni fa, rendendo il paese uno dei più antichi centri di domesticazione della pianta. Tracce di fibre di canapa intrecciata sono state rinvenute su cocci ceramici risalenti a 10.000 anni fa nell’isola di Taiwan, mentre nella provincia di Henan la cultura Yangshao (circa 5.000 a.C.) lasciò evidenti impronte dell’uso di fibre di canapa nelle ceramiche neolitiche.

Utilizzi tradizionali

Inizialmente, l’impiego principale della canapa fu tessile: la robustezza e la facilità di lavorazione delle fibre la resero fondamentale nella produzione di corde, abiti e reti, diventando la base dell’economia rurale della Cina antica. La canapa era considerata un materiale di uso quotidiano e ampiamente diffuso tra le popolazioni comuni, mentre la seta era riservata ai ceti più abbienti.

Non solo tessili: la canapa serviva anche per la produzione delle prime forme di carta, realizzata intorno al 100 a.C. durante la dinastia Han. Questa invenzione contribuì in modo decisivo allo sviluppo della scrittura, della cultura e della burocrazia in Cina, diffondendosi poi lungo la Via della Seta in Asia centrale ed Europa.

Usi rituali e religiosi

Oltre agli utilizzi pratici e medicinali, la canapa aveva anche significati spirituali e rituali. Diverse testimonianze suggeriscono che venisse usata durante cerimonie sciamaniche, con i fumi bruciati per evocare visioni e comunicare con il mondo degli spiriti, soprattutto nelle regioni del nord della Cina e della Mongolia, dove la cannabis cresceva spontanea.

Diffusione, declino e rinascita

Nel corso dei secoli la canapa venne coltivata e utilizzata in tutta la Cina, estendendo la sua influenza anche in Asia centrale. Fino agli anni ’30 del Novecento, la regione dello Xinjiang era uno dei maggiori esportatori mondiali di hashish. Con l’introduzione di normative più restrittive e la diffusione di materiali sintetici, la canapa perse progressivamente importanza, soprattutto durante e dopo la fine della dinastia Qing e l’avvento della moderna Repubblica Popolare Cinese.

Dal 1985 la Cina ha aderito a convenzioni internazionali che ne vietano l’uso ricreativo, rendendo illegale il consumo personale di cannabis, anche se la coltivazione a fini industriali (tessuti, semi, olio) è tuttora permessa. Negli ultimi anni, con la crescente domanda di prodotti naturali e tessili sostenibili, la Cina è tornata a essere uno dei principali produttori mondiali di canapa industriale, pur mantenendo severe restrizioni sull’uso personale della pianta.

Curiosità linguistica

Interessante notare che il carattere cinese “麻” (má) è considerato la più antica forma scritta al mondo per indicare la canapa, e viene tuttora usato per descrivere la pianta in modo generico.

* Mattia Gracis , Canapa una storia incredibile.